Si contano in Italia, fino ad ora, circa 90 femminicidi nel 2024, sono stati 119 nel 2020, 122 nel 2021, 128 nel 2022, 120 nel 2023. L’aumento dei casi di violenza domestica in Italia potrebbe testimoniare l’aumento delle denunce e delle attenzioni dedicate al problema che ha radici millenarie e che unitamente alle disuguaglianze durano inesorabilmente fino ai nostri giorni.
Qualche data del recentissimo passato può essere esplicativa: 1946 il voto alle donne, 1963 la magistratura viene aperta alle donne, 1981 vengono aboliti il delitto d’onore, valido solo per gli uomini, e il matrimonio riparatore.
Il femminicidio è frutto di una cultura ancestrale diffusa in tutte le latitudini, molto difficile da demolire, ma che si nasconde facilmente e specialmente nelle mura domestiche.
Il 17 dicembre del 1999 venne istituita la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, designando come data della ricorrenza il 25 novembre, pare in ricordo delle tre sorelle Mirabal violentate, torturate ed uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana, sottomessa alla dittatura di Trujillo. L’ONU la istituì con lo scopo di aumentare la consapevolezza sulle numerosissime forme di violenza esistenti in tutto il mondo e riconoscerle come violazione dei diritti umani.
La violenza contro le donne si può riscontrare ovunque nel mondo, in tutti i ceti sociali, a tutte le età e soprattutto in forme e modi diversi, perpetrata dai partner, dai padri, dai familiari ecc. … Violenze domestiche, fisiche e psicologiche, matrimoni forzati, molestie sessuali, mobbing e stalking ecc.
Il costo di questo fenomeno è enorme sia a livello psicofisico sia sociale che economico. Da diversi anni due oggetti differenti, ma entrambi di colore rosso vengono adottati per simboleggiare la violenza contro le donne: le scarpe rosse e la panchina rossa.
Le scarpe rosse, ben 33 paia, furono posizionate in una piazza messicana dall’artista Elina Chauvet, in ricordo della sorella uccisa dal marito e di tutte le donne vittime di violenza.
La panchina, adottata in Italia dal 2016, simboleggia il luogo attorno al quale riunirsi per riflettere e dire no alla violenza.
Come aiutare le vittime di questo orribile crimine?
Sono state adottate varie strategie …
Numeri telefonici: 1522 linea gratuita multilingue, attiva 24h; Telefono Rosa anch’esso attivo 24h; i classici 118, 112 ecc. Sono, inoltre, sorti vari centri di aiuto in tutte le Regioni e in tutte le città di Italia, che organizzano incontri, convegni e quant’altro per saperne sempre di più e aiutare chi non si sa aiutare. Sono state, anche, attivate procedure ospedaliere come Il Codice Rosa che “nasce nel 2010 nell’allora Asl 9 di Grosseto, come progetto pilota, per assicurare un coordinamento più efficace tra le diverse istituzioni e competenze, per dare risposta alle vittime di violenza al loro arrivo al pronto soccorso”. Ormai il Codice Rosa si è diffuso a macchia d’olio.
A tal proposito vi invitiamo, per un approfondimento serio e responsabile, a recarvi presso La Regione Lazio, Sala Tirreno, il giorno 29 novembre dalle ore 13.30, dove si terrà il Convegno “I mille volti della violenza di genere: la rinascita delle donne parte dalla sicurezza”, organizzato dalla Segreteria romana di Forza Italia che fa capo all’Onorevole Luisa Regimenti, Assessore al Personale, Polizia locale, Enti locali, Sicurezza urbana e Universitá – Regione Lazio. Si comunica, inoltre, che farà da relatore il Professor Luigi Iavarone, illustre sostenitore e conoscitore delle molteplici sfaccettature che la violenza può assumere e che da anni si interessa del problema a tutti i livelli.