Al Teatro Vascello va in scena Souvenir de Kiki, dal 13 al 18 febbraio; l’opera narra la vita di un personaggio veramente esistito Kiki de Montparnasse, al secolo Alice Prin. Partendo da un’infanzia povera e oscura perché figlia illegittima, forse poco amata e curata sempre affamata, condizione che le ha caratterizzato e determinato l’esistenza, si giunge alla morte avvenuta a circa cinquant’anni, ancora affamata, sola ed ammalata. Ecco la storia di una donna o meglio di una ragazza determinata, coraggiosa che grazie a un irresistibile fascino e a una incommensurabile spregiudicatezza diverrà il simbolo di un periodo storico ricco di vitalità, di cultura e di idee. Kiki fu attrice, cantante pittrice ma soprattutto modella e musa ispiratrice di geni dell’arte come Picabia, Man Ray, Modigliani, Cocteau, Soutine, ecc…
Lo spettacolo è tratto da un libro scritto dalla stessa Kiki ‘’Memorie di una modella‘’nel 1929, spinta da Emingway, suo compagno dell’epoca, che ne stilò l’introduzione.
La Kustermann sul palcoscenico incarna magistralmente la protagonista grazie a un fisico meraviglioso, a un caschetto di capelli neri, simbolo di Kiki, grazie agli atteggiamenti e alla voce mai monotona ma ricca di cambiamenti di tono e poliedricità fonica. Manuela domina e fa suo il personaggio con professionalità e bravura facendo rivivere una donna che è stata nei primi anni del secolo scorso un simbolo della vivacità, dell’anticonformismo e della creatività, caratteristiche del periodo storico.
La forza dello spettacolo la si trova nell’interpretazione magistrale dell’unica protagonista, nell’ora e mezzo di monologo intenso e mai noioso (sono presenti gli interventi vocali di Hemingway, Soutine, Man Ray, Foujita), ma anche in una scenografia scarna ed emblematica. Consuelo Barilari, in primis scopritrice del libro, ha curato la drammaturgia, la scenografia e la regia, ricorrendo a pochi ma significativi elementi come le scarpe rosse, il ticchettio della macchina da scrivere , un telo nero su cui vengono proiettate le immagini originali dei filmati surrealisti e dadaisti della Parigi del tempo, grazie a due telecamere gemelle, ecc… , creando una magica atmosfera dove lo spettatore non può far altro che immergervisi. Vi invito ad andare al teatro Vascello per assaporare e “sentire”, oltre l’ora e mezza di spettacolo, anche fuori il teatro il ricordo e l’atmosfera dell’opera!
Ecco di seguito il cast che ha reso grande lo spettacolo.
Drammaturgia, immagini e regia Consuelo Barilari
Con Manuela Kustermann
Le voci di Hemingway, Soutine, Man Ray, Fujita sono di Roberto Alinghieri, Fabrizio Matteini, Noureddine e David Gallerello
Luci Liliana Iadeluca
Suono e editing video Claudio Maccagno
Proiezioni video Gianluca De Pasquale
Elementi scenici Cri Eco
Costume Francesca Parodi
Istallazione “Libellus” Marzia Migliora e Ilenia Corti
produzione Schegge di Mediterraneo, Festival dell’Eccellenza al Femminile
in collaborazione con La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello
durata 80’